martedì 13 dicembre 2016

Quando si parla di investimenti la gente sa di che cosa parla?

Quando si parla di investimenti la gente sa di che cosa parla?
Sarebbe bello che lo sapesse, se non altro per capire da che parte stanno le falsità.
Quindi, quando si pensa ad un investimento ci si deve porre una domanda o, meglio, molte domande come queste, e cercarne le risposte:
  • Che tipo di investitore sono?
  • Quali sono i miei obiettivi?
  • Che grado di rischio posso sopportare?

Sono domande noiose alle quali è meglio rispondere sempre “prima” piuttosto che trovarsi in una situazione difficile dalla quale uscire “dopo”.
Sappiamo che una delle più importanti motivazioni alla base di un qualsiasi investimento, e in particolare dell’investimento in diamanti, è la diversificazione del proprio portafoglio. Il portafoglio deve essere diversificato in modo adeguato, congruo e corretto. L’investitore “medio” non esiste in natura; infatti, non esistono investitori bravi o meno bravi, ma solo investitori bene o male consigliati.
Portafoglio diversificato?
L’orizzonte finanziario di ogni investitore dovrebbe prevedere sempre una categoria di rischio ma spesso non è così. Un portafoglio è ben diversificato quando contiene solo tre classi di asset: titoli, obbligazioni e contante; seguire questo modello è corretto ma solo in parte. Inserire invece in portafoglio investimenti alternativi, in modo da detenere in esso un bene sicuro e profittevole come i diamanti, è indispensabile per far fronte ad ogni situazione economica, sia essa favorevole o sfavorevole.  Il principio basilare di un investimento di successo, quindi, è la diversificazione ed il conseguente controllo del rischio. Ma per controllare il rischio bisogna conoscerlo, e spesso nessuno sa bene a che cosa va incontro quando investe.
Diamanti è materia prima? No
Il diamante non è materia prima, ma è assimilabile a essa. Da un punto di vista finanziario le materie prime sono replicate da precisi strumenti scambiabili nei mercati finanziari di tutto il mondo.
Il diamante non viene replicato da alcuno strumento finanziario perché non esiste in indice borsistico su di esso e le varie Borse diamanti sparse in varie parti del mondo non sono mercati terminali. Per questa ragione il diamante e il suo scambio è economia, non finanza e, almeno in Italia, non è e non  può essere un prodotto finanziario perchè gli mancano i fondamentali (Consob, 2013)
Nel corso del tempo (35 anni, un periodo lunghissimo in economia) i diamanti sono rimasti sempre molto forti e chi vi ha investito parte del proprio capitale ha potuto vedere una crescita costante e continua; di conseguenza, ha controllato il rischio minimizzandolo.
Che cosa sta succedendo?
Il rischio di scenario è diventato la prima preoccupazione per gli investitori istituzionali i quali sono consapevoli di come i prossimi appuntamenti di portata politica a livello mondiale possano produrre degli choc finanziari di notevole impatto. Sul fronte finanziario ci si sta preparando ad un 2017 tutt’altro che semplice. Addirittura si inizia a considerare l’intervento delle varie banche centrali non più capace di produrre risultati nell’immediato a causa dell’esaurimento degli strumenti monetari disponibili; quasi tutto l’obbligazionario governativo è in vendita perché di fatto non si crede più alla sostenibilità e alla solvibilità degli Stati europei. La coesione economica e politica dell’Europa non porta con sé un sensibile miglioramento dei valori e dei trend che sino a qualche settimana fa sostenevano le quotazioni.
Nulla dura per sempre

La diversificazione, una parola semplice ma efficace. La cosa principale da tenere a mente è che non esiste alcun asset destinato a funzionare per sempre: né azioni, né investimenti immobiliari, né materie prime né oro né diamanti. Non esiste mercato o investimento finanziario, anche il più solido e duraturo, che prima o poi non scenda, e la cosa importante è non farsi cogliere impreparati. Per questo una buona diversificazione del rischio del proprio portafoglio è fondamentale per gestire con successo i propri investimenti. Il diamante è per sempre se allocato nel portafoglio in modo congruo; poco, ma deve esserci.

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