Quando si parla
di investimenti la gente sa di che cosa parla?
Sarebbe bello che lo sapesse, se non altro per capire
da che parte stanno le falsità.
Quindi,
quando si pensa ad un investimento ci si deve porre una domanda o, meglio,
molte domande come queste, e cercarne le risposte:
- Che tipo di investitore
sono?
- Quali sono i miei obiettivi?
- Che grado di rischio posso
sopportare?
Sono
domande noiose alle quali è meglio rispondere sempre “prima” piuttosto che
trovarsi in una situazione difficile dalla quale uscire “dopo”.
Sappiamo
che una delle più importanti motivazioni alla base di un qualsiasi
investimento, e in particolare dell’investimento in diamanti, è la
diversificazione del proprio portafoglio. Il portafoglio deve essere
diversificato in modo adeguato, congruo e corretto. L’investitore
“medio” non esiste in natura; infatti, non esistono investitori bravi o meno
bravi, ma solo investitori bene o male consigliati.
Portafoglio
diversificato?
L’orizzonte finanziario di ogni investitore dovrebbe
prevedere sempre una categoria di rischio ma spesso non è così. Un portafoglio è ben
diversificato quando contiene solo tre classi di asset: titoli, obbligazioni e
contante; seguire questo modello è corretto ma solo in parte. Inserire invece
in portafoglio investimenti alternativi, in modo da detenere in esso un bene
sicuro e profittevole come i diamanti, è indispensabile per far fronte ad ogni
situazione economica, sia essa favorevole o sfavorevole. Il principio basilare di un investimento di
successo, quindi, è la diversificazione ed il conseguente controllo del
rischio. Ma per controllare il rischio bisogna conoscerlo, e spesso nessuno sa
bene a che cosa va incontro quando investe.
Diamanti è materia prima? No
Il diamante non è materia prima, ma è
assimilabile a essa. Da un punto di vista finanziario le materie prime sono
replicate da precisi strumenti scambiabili nei mercati finanziari di tutto il
mondo.
Il diamante non viene replicato da
alcuno strumento finanziario perché non esiste in indice borsistico su di esso
e le varie Borse diamanti sparse in varie parti del mondo non sono mercati
terminali. Per questa ragione il diamante e il suo scambio è
economia, non finanza e, almeno in Italia, non è e non può essere un prodotto finanziario perchè gli
mancano i fondamentali (Consob, 2013)
Nel
corso del tempo (35 anni, un periodo lunghissimo in economia) i diamanti sono
rimasti sempre molto forti e chi vi ha investito parte del proprio capitale ha
potuto vedere una crescita costante e continua; di conseguenza, ha controllato
il rischio minimizzandolo.
Che cosa sta
succedendo?
Il rischio di scenario è diventato la prima
preoccupazione per gli investitori istituzionali i quali sono consapevoli di come i prossimi appuntamenti di
portata politica a livello mondiale possano produrre degli choc finanziari di
notevole impatto. Sul fronte finanziario ci si sta preparando ad un 2017 tutt’altro che semplice. Addirittura
si inizia a considerare l’intervento delle varie banche centrali non più capace
di produrre risultati nell’immediato a causa dell’esaurimento degli strumenti monetari disponibili; quasi tutto
l’obbligazionario governativo è in vendita perché di fatto non si crede più
alla sostenibilità e alla solvibilità
degli Stati europei. La coesione economica e politica dell’Europa non
porta con sé un sensibile miglioramento
dei valori e dei trend che sino a qualche settimana fa sostenevano
le quotazioni.
Nulla dura per
sempre
La
diversificazione, una parola semplice ma efficace. La cosa principale da tenere
a mente è che non esiste alcun asset destinato a funzionare per sempre: né
azioni, né investimenti immobiliari, né materie prime né oro né diamanti. Non
esiste mercato o investimento finanziario, anche il più solido e duraturo, che
prima o poi non scenda, e la cosa importante è non farsi cogliere impreparati.
Per questo una buona diversificazione del rischio del proprio portafoglio è
fondamentale per gestire con successo i propri investimenti. Il diamante è per
sempre se allocato nel portafoglio in modo congruo; poco, ma deve esserci.
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